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22 ottobre 2002-Nazionale di Rosignano

Rosignano Solvay, 5-6 ottobre 2002
Il resoconto di Corrado Perini e Antonio Bari dell'ultima regata nazionale della stagione

L'ultima nazionale del 2002 a Rosignano ha confermato la tendenza stagionale: ancora poche barche (questa volta solo 30), ancora assenze "pesanti", ancora una grande sfiga con le condizioni meteo.  Tenendo conto di Muggia 2001 che valeva per gli Europei di quest'anno è la quarta nazionale dell'anno, con Brenzone e Rimini, che non si riesce a completare il programma delle 4 prove.A Rosignano, onestamente, qualcosa di più si poteva fare perchè rientrare il sabato alle 16.30 con un bel maestrale sui 6/7 ms è stata una vera occasione sprecata. Bisogna dire anche che è stata l'unica pecca di una organizzazione altrimenti perfetta, grande ospitalità e una cena il sabato sera sontuosa per qualità e quantità. Si comincia sabato nel primo pomeriggio, la giornata è bella ma il vento è da terra e non sembra che ci siano speranze per il tipico maestralino locale. Partenza della prima prova e si capisce subito che sarà una regata da rompicapo, buchi di vento clamorosi e salti sostanziosi fino alla fine della seconda poppa quando comincia ad entrare un maestrale nervoso che obbliga la giuria a spostare l'ultima boa di bolina e i concorrenti a fare tutti gli spergiuri possibili nella speranza di trovarsi dentro alle prime raffiche molto irregolari e sporadiche. Vince Brezich che in queste situazioni sicuramente capisce qualcosa di più di tutti gli altri, secondo SuperPaolillo ancora in forma europea e poi Fornaro, Tomsic, Calliari, Bari; ne fanno le spese i Solerio che chiuderanno al 25° posto. Comunque il maestrale entra bene e la seconda prova si preannuncia molto più regolare e divertente; i Solerio non si fanno pregare due volte e con una super partenza ipotecano la vittoria fin dall'inizio, alle loro spalle Bari, Testa, Tomsic e Tozzi. Classifica finale che vede prevalere Bari nell'ex equo con Tomsic, terzi i fratelloni Calliari autori di due regate regolarissime, poi Tozzi, Brezich, Longhi, Testa, Paolillo, Lamaro ..........naturalmente non mancano le sorprese con i Solerio naturalmente penalizzati dalla prima prova che chiudono al 12 posto, Fantoni che chiude una stagione brillante con un deludente 23, Perdisa (16) e Berti (17) normalmente forti con aria che neanche nella seconda prova riescono ad aggiustare la classifica . Fa impressione la stagione di Bari - Lambertenghi, rientrati a Muggia dopo un periodo di inattività sono riusciti a risalire fino alla qualificazione per l'Europeo e con questa vittoria conquistano la vetta della ranking list e la vittoria nella Duca di Genova, il tutto in una stagione dominata dai Solerio bravissimi a livello internazionale e incontenibili al Campionato Italiano. Si confermano ad alto livello Brezich, Longhi e Paolillo, ma la rivelazione della stagione sono Tomsic-Mocilnic che con la nuova barca avevano già impressionato a livello zonale e al Campionato del Tirreno ed ora si sono confermati a livello nazionale. Corrado Perini

Regata sottotono quest’ultima a Rosignano per via dei pochi concorrenti che si sono presentati al via, solo 30, che in una stagione nella quale tutte le nazionali sono state corse con almeno 40 barche fa un po’ depressione: forse il freddo arrivato anzitempo, forse l’effetto europei che è passato, forse il fatto che l’ultima regata importante era stata corsa due mesi e mezzo fa, sta di fatto che è andata così.

A dispetto dell’autunno precoce, come al solito Rosignano ci ha accolto con calore, con il circolo a nostra completa disposizione e la solita disponibilità di Aduo Marconi e gli amici che un tempo regatavano sullo snipe e che ora stanno dall’altra parte della barricata, ad organizzare le regate.


Si scende in acqua con la tramontana, freddina, a raffiche e piuttosto leggera, fortuna che il cielo è limpido e un po’ scalda. La boa è un po’ troppo sotto costa e le raffiche non sono distese: dopo la partenza la flotta si spacca in due, la maggior parte verso destra, a terra, alcuni (Solerio, Bari, Longhi…) a sinistra. Il vento gira in que e in la, ma il bordo destro è nettamente favorito, anche a virare sugli scarsi. I pesi leggeri (e gli equipaggi migliori…) dominano, con Paolillo, Brezich, Tomsic che guidano e chi più ha scelto l’angolo peggio sta (vedi i Solerio). Brezich allunga nei laschi e gira primo sottovento nel vento che cala e diventa sempre più a sbuffi. La seconda bolina è una fotocopia della prima, Brezich-Bellemo accumulano un distacco notevole, i Calliari (redivivi!) si fanno sotto. Nella poppa sembra che entri il maestrale, molti equipaggi si buttano verso il largo, ma il vento stenta ad entrare. Chi è rimasto più sottocosta sfrutta la tramontana residua, si allunga un po’ e prende prima il maestrale quando finalmente entra: grande Fornaro che sta più basso di tutti e recupera venti posizioni. L’ultima bolina vede ancora due venti sul campo di regata, poi finalmente il maestrale entra e si arriva alle cinghie, con le posizioni che si sono un po’ rimescolate.

Il vento è ormai sui 7 metri, la seconda regata è regolare e divertente: in boa ci sono 5° di buono, i Solerio partono lanciati, incrociano il gruppo mure a sinistra, alla layline sono primi e nessuno li vedrà più. Tutti appicicati in boa gli altri, con Bari-Lambertenghi appena davanti al gruppo. La regata purtroppo è come un’autostrada, bordo a terra e via, si gioca sulla velocità: I Solerio non temono confronti e vincono con il solito distacco in piena scioltezza, mentre i due trentini controllano il gruppo di bolina e si allungano inesorabilmente nei laschi e in poppa, terminando secondi con un notevole margine su Testa-Addonisio, Tomsic-Mocilnik e Tozzi jr.

Ci sarebbe il tempo e il vento per una terza prova, ma le regole della classe e il bando di regata la escludono, per cui tutti a terra.

Come al solito ottima cena offerta dalla Canottieri alla sera e simpatica estrazione di premi per i concorrenti.

La domenica inizia con i sole, ma il cielo si copre progressivamente, sull’acqua spira un leggerissimo levante e il Comitato di regata mette l’intelligenza. Alle 14, con un bel po’ di anticipo sul tempo limite, ma con un temporale in arrivo (ed anche una striscia di vento al largo) la regata viene annullata. Si poteva regatare? Non si poteva regatare? I pareri sono discordi: fatto sta che il temporale non arriva e non arriva neppure il vento; alle 16 una simpatica cerimonia (con buffet incluso, che non guasta mai), premia Bari-Lambertenghi, che si aggiudicano così la prima nazionale dell’anno (dopo quattro terzi posti consecutivi), la Duca di Genova e il primo posto in ranking, Tomsic e Mocilnik, bravi e sempre nelle prime posizioni, e gli incredibili fratelli Calliari, che si sollevano dopo una stagione non certo brillante. Para il colpo Brezich, che certo con il peso che aveva a bordo non poteva sperare di competere con un po’ di vento, si difende bene Longhi (con quello che sta passando è un piacere vederlo combattere come ad inizio stagione), accusano il colpo i Solerio, che con il passo falso della prima prova si rovinano la regata e si beccano il secondo …esimo della stagione, che non possono scartare.


La regata lascia anche qualche strascico di discussione: è giusto limitare le prove a due al giorno quando ci sono il tempo e le condizioni per fare la terza? Il nuovo punteggio per la ranking è pronto? Ne riparleremo di certo: da oggi all’assemblea delle flotte, a fine novembre, ci sarà tempo per discuterne.

Antonio Bari