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Centratura dello Snipe

di Antonio Bari
La centratura della barca è uno dei momenti più critici, soprattutto per un novizio o per una persona che si avvicina per la prima volta ad una classe.

Per questo motivo ho raccolto due istruzioni differenti per cercare di aiutare chi non sa che pesci pigliare, chi ha dubbi, chi chiede spiegazioni, chi non ha mai visto uno snipe.

Queste due diverse messe a punto sono di due velerie, delle quali sono stati tolti tutti i riferimenti, che rappresentano quelli che io ritengo i due punti di vista oggi dominanti sullo snipe, quello nord americano, che prevede alberi più appioppati e crocette più corte e avanzate, e quello sud americano, che vuole alberi più verticali e crocette più lunghe e arretrate.

Come ho già più volte avuto modo di dire, le differenze tra le due messe a punto non sono molto marcate: se misurate tensioni di sartie e drizza di fiocco scoprirete che differiscono veramente di poco, come in realtà sono del tutto simili le velocità in acqua.

Le indicazioni che trovate sono per forza di cose molto generali. Come linea di condotta ricordate che più avanti spostate l’attacco delle sartie più dovete segare le crocette, pena avere l’albero che punta sottovento. Naturalmente equipaggi più pesanti possono desiderare di avere anche 1 – 1,5 cm di flessione laterale sottovento dell’albero e quindi tenere le crocette più lunghe, l’opposto per gli equipaggi leggeri. Lo spartiacque del peso è situato tra i 135 e i 140 kg, orma diventato la media sullo snipe.

Per quanto riguarda l’apertura delle crocette, ricordate che questa varia sia a seconda del punto di attacco delle sartie sia dal peso dell’equipaggio.

La maggioranza dei migliori usa portare l’attacco delle sartie tra i 1,68 e 1,70 (rispettivamente secondo e terzo foro sul Persson e primo e secondo sul Lillia), con le crocette a 44-45 cm nel primo caso e 46-47 cm nel secondo, con apertura dipendente dal peso. Se si vogliono le sartie più avanti si devono accorciare la crocette a 42-43 cm.

Cosa cambia? Se si tengono le crocette più avanti, a parità di rake, nelle andature portanti il boma potrà essere aperto di più. Per pareggiare l’angolo di apertura, nel secondo caso si dovrà appioppare di più l’albero, con influssi certamente negativi. Per ovviare a questo il rake è diverso e l’albero è tenuto più verticale in bolina, anche se in realtà tutti i sudamericani usano tenere l’albero più verticale di quanto indicato nella messa a punto anche di 3-4 cm. I vantaggi delle crocette corte? L’albero può stare più appioppato di bolina, con conseguente velocità teorica maggiore. I vantaggi delle crocette lunghe? Di lasco e poppa con vento forte l’albero resta più rigido lateralmente anche con il vang cazzato, permettendo velocità teoricamente superiori.

Cosa non cambia è la quantità di preflessione da dare all’albero in assetto di bolina, e di conseguenza anche alla tensione della drizza del fiocco, cosa che riporta alla prima affermazione, e cioè che in definitiva il risultato finale non cambia e arriva prima sempre chi sa portare meglio la barca.

Messa a punto nordamericana

Messa a punto sudamericana