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Messa a punto sudamericana

La migliore velocità del vostro Snipe dipende dalla costante regolazione tanto delle vele quanto dell’attrezzatura. Le seguenti misure e raccomandazioni sono quelle che trovato essere la migliori per le nostre vele.

POSIZIONE DELL’ALBERO

a) Piede dell’albero

Su qualsiasi Snipe il piede dell’albero dovrà essere a 1524 mm dalla prua.

Bisogna fare molta attenzione a come viene collocato il piede dell’albero, perché è molto importante che appoggi correttamente nella scassa. In caso contrario potrebbe sviluppare una curva laterale oppure non raggiungere la preflessione necessaria.

Per verificare questo, fate scivolare un pezzo di carta sotto il piede quando la barca è in assetto: l’impronta lasciata sarà indice di come appoggia l’albero.

Gli alberi più moderni hanno il piede con base di appoggio curva, il che facilita la preflessione. Alcuni di quelli vecchi hanno la base dritta, per cui consigliamo di tagliarli a fetta di salame con un angolo verso prua per circa 4-5 mm.

Per ultimo, controllate che il piede non sia ruotato, per evitare che venga modificato l’angolo originale delle crocette e pregiudicata la rettilineità della cabaletta

b) Punto di mura del fiocco

Il punto di mura dovrà essere al massimo di stazza (28 cm dalla prua).

c) Attacco delle sartie

Per gli alberi flessibili (Cobra2, Sidewinder, Proctor Miracle) la posizione migliore è a 171-173 cm dalla mura del fiocco se l’attacco è sul bordo, 168-171 se l’attacco è interno (di 7-8 cm).

d) Mastra

Qualsiasi tipo di albero non dovrà avere gioco nella mastra, per cui collocate delle zeppe lateralmente controllando che l’albero sia centrato, in quanto è molto frequente trovare barche con il foro della mastra non perfettamente in centro.

Il modo migliore per controllare la centralità dell’albero è misurare con una corda metrica la distanza tra la penna e l’attacco delle sartie sia dal lato sinistro che destro e, dopo aver verificato che le due misure si equivalgano, controllare che l’albero non tocchi i due lati della mastra e che la cabaletta sia rettilinea. Posizionate quindi gli spessori in modo da non modificare il corretto assetto laterale dell’albero.

e) Crocette

Albero            Lunghezza crocette            Apertura

Pistola, Aiguavent            43 cm            78-81cm

Cobra2, Sidewinder            45-47 cm       73-76 cm

Proctor Miracle            43-45 cm       74-80cm

E’ importante notare che la lunghezza delle crocette è in stretta relazione sia con l’attacco delle sartie in coperta che con la loro altezza sull’albero.

Se la barca ha le lande più interne, è necessario accorciare le crocette di mezzo centimetro per ogni centimetro verso l’interno dell’attacco.

Parallelamente, più è basso l’attacco delle crocette, più queste vanno allungate; ad esempio, il Cobra 2, che ha le crocette 15 cm più basse, dovrebbe averle almeno 1 cm più lunghe di Proctor e Sidewinder.

La lunghezza e l’angolo delle crocette determinano la curvatura dell’albero nel senso laterale e prua-poppa. E’ importante che siate in condizione di modificarli in relazione al peso dell’equipaggio e alle caratteristiche del luogo dove navigate (si veda il punto “Curvatura dell’albero”). E’ quindi molto importante disporre di un sistema che permetta di regolare la lunghezza e l’apertura delle crocette in modo veloce e sicuro.

IMPORTANTE

Non è determinante il tipo di albero o crocette che utilizzate, ma la curva dell’albero quando state navigando. In condizioni di vento medio (10 nodi) e in assetto corretto, traguardando la canaletta da sotto il boma l’albero dovrà essere diritto lateralmente sino alle sartie con la punta che flette un poco sottovento. Una curvatura sottovento all’altezza delle crocette vi renderà lenti e con poca capacità di stringere il vento. CENTRATURA

Il metodo per prendere le misurazioni è uguale per ogni tipo di albero. Fissate una corda metrica alla drizza della randa e fermatela nella posizione in cui mettete normalmente la vela. Ogni misura verrà presa sull’intersezione tra la corda metrica e lo specchio di poppa. Tenete presente che non tutte le barche hanno il bolzone identico: le misure indicate valgono per le barche con poco bolzone, come Mc Laughlin e Lillia. Per Skipper, de Soto e Persson dovete togliere circa 3 cm. Alberi flessibili

a) Tensione delle sartie

Con alberi come Cobra2 e Sidewinder la tensione delle sartie per vento medio e leggero dovrà essere tale che la misura sia 6,40-6,42 m. Per il Proctor, che è più flessibile,la misura dovrà essere tra 6,43 e 6,45 m. Per il vento forte (sopra i 16 nodi) le sartie dovranno essere cazzate di circa 5 cm (corrispondenti a un foro nelle landine a doppi fori). Questa misura deve essere presa tirando lo strallo fino a che le sartie siano messe in leggera tensione.

b) Inclinazione dell’albero

Armate il fiocco e agganciate la drizza. Cazzate fino a che l’inclinazione sia 6,50-6,53. In tal modo le sartie avranno una tensione 10-12 cm per Cobra2 e Sidewinder e 7-8 cm per il Proctor. L’albero avrà così una preflessione in senso longitudinale. Per misurarla, agganciate la drizza della randa al punto di mura e osservate la freccia all’altezza delle crocette, che dovrà essere di circa 4-5 cm.

Ora la barca è messa a punto per condizioni di vento medio-leggero.

Quando il vento aumenta e l’equipaggio è alle cinghie (circa 10-12 nodi), prima di utilizzare il vang, può essere conveniente lascare la drizza di un paio di cm, in modo da diminuire la tensione e mantenere la barca dritta senza dover scaricare potenza.

Quando il vento supera i 16 nodi è conveniente cazzare le sartie come abbiamo spiegato precedentemente (vedi “tensione delle sartie”. La drizza del fiocco deve essere tesata nella stessa posizione che con vento leggero, in modo da dare più tensione all’attrezzatura. In questo modo la catenaria sarà minore, permettendo di stringere di più e navigare più velocemente.

c) Curvatura dell’albero

Con questo tipo di messa a punto, la curvatura dell’albero è la regolazione più importante per la velocità della barca.

Per modificare la forma delle vele disponete di due regolazioni importanti: Vang Leva per controllare la flessione dell’albero

Consigliamo di predisporle, soprattutto il vang, con un rapporto di riduzione 8:1 per poterle regolare senza sforzo.

In seguito vedremo che curvatura dovrà avere l’albero nelle differenti condizioni di vento e onda. NAVIGAZIONE DI BOLINA

Vento leggero

Con vento leggero è necessario flettere l’albero oltre la curvatura di partenza per rendere la randa più piatta e aperta e il fiocco più grasso e facile da portare.

Per questo si deve utilizzare la leva spingialbero. Prima di usarla bisogna segnare in coperta la posizione assunta dall’albero in condizioni di vento medio (8-10 nodi) (che d’ora in poi chiameremo posizione neutra) quando si naviga di bolina senza alcuna tensione sul vang. Quando l’equipaggio non siede sopravvento si può curvare l’albero oltre questo segno di circa 2 cm, in modo da non mandare in stallo la randa. Per mantenere la catenaria ideale sul fiocco, a seconda dell’intensità del vento, può essere utile tesare o lascare la drizza del fiocco di 1-2 cm. Vento medio

In questa condizione non si utilizza la leva per far flettere l’albero perché serve più grasso nella vela (vedi anche: inclinazione dell’albero). Se il vento aumenta al punto da dover togliere potenza perché non si riesce a mantenere la barca dritta, cominciate a cazzare il vang per appiattire la randa. Prima di fare questo, bloccate l’albero nella mastra nella posizione neutra in modo da non farlo muovere verso prua, in modo da evitare che aumenti la catenaria del fiocco e che questo resti troppo grasso. Con il Proctor è più conveniente lascare prima un po’ l’archetto e usare meno il vang per evitare di appiattire troppo la randa e controllare meglio la catenaria del fiocco.

In condizioni di vento medio e mare potrebbe comunque essere conveniente che il fiocco rimanga più grasso e potente in modo da avere più velocità per non fermarsi sulle onde. Vento forte

Quando di naviga con vento forte è necessario cazzare il vang tanto da non appiattire la vela e continuare a regolarlo quando il vento cala o rinfresca per mantenere la forma corretta della randa.

Con le sartie tese è più conveniente lavorare con la scotta della randa piuttosto che con l’archetto.

Quando si naviga con la tensione delle sartie e le misure consigliate per vento forte, con l’albero tenuto bloccato nella mastra nel punto neutro e il vang cazzato per mantenere la randa piatta, la scotta della randa diventa la regolazione più importante. Cazzate e lascate la scotta per mantenere la barca dritta sotto raffica e con il timone neutro o una leggera tendenza ad orzare. Si dovrebbe poter dare velocità alla barca con i tell tales del fiocco quasi orizzontali senza farli oscillare troppo. Se questo non è possibile, lascate la scotta della randa fino a quando è necessario.

In condizioni di mare molto grosso e vento sopra i 20-23 nodi, cazzate il barber hauler del fiocco di circa 5 cm per farlo aprire un po’. In questo modo la barca sarà molto più veloce, pur orzando meno.

Con poca onda è meglio navigare con le vele più cazzate, senza usare il barber hauler, con la randa più in centro e con una maggiore tendenza all’orza. Quando non c’è mare non c’è bisogno di molta velocità e si può tenere una regolazione che permetta di fare più prua. Cunningham della randa e del fiocco

Tanto il cunningham della randa che del fiocco dovranno essere tesati solo per eliminare le pieghe orizzontali più pronunciate. Tranne che con il vento forte, le due vele dovranno presentare piccole pieghe lungo il gratile, Punto di scotta del fiocco

I punti di scotta del fiocco devono essere collocati ad una distanza di circa 74-76 cm uno dall’altro. Pur essendoci molti equipaggi che li hanno a 68-70 cm con buoni risultati, noi non riteniamo che sia necessario portarli così interni.

Se sull’angolo di scotta del vostro fiocco è disegnata una linea per determinare la corretta posizione del punto di scotta, con vento medio (6-7 m/sec) lo dovete posizionare in modo che la scotta sia il prolungamento della line. Con vento più leggero potete spostarlo 2 cm più avanti. Naturalmente ogni volta che viene modificata la tensione della scotta o l’inclinazione dell’albero la posizione dovrà essere regolata nuovamente. Scotta del fiocco

 La tensione della scotta del fiocco è molto importante per la velocità dello Snipe. Purtroppo non esiste una regola semplice per questo, però può essere molto utile fare dei segni di riferimento sulla scotta. Il prodiere dovrà lascare o cazzare la scotta 1 o 2 cm ogni volta che il vento cala o aumenta.

Se non siete soddisfatti della velocità della barca, provate a lascare leggermente la scotta del fiocco: nel 90% dei casi il problema dipende da una sua tensione errata. Scotta della randa

La scotta della randa dovrà essere cazzata in modo da mantenere la stecca alta della randa parallela al boma o leggermente sopravvento, in modo che il filetto alto sventoli per la maggior parte del tempo.

Con vento leggero, grazie alla preflessione spiegata prima, la randa può essere ulteriormente aperta.

Con vento forte, seguendo le nostre istruzioni, potrete navigare con più twist nella randa e con la stecca puntata più sottovento.

Fate attenzione al comportamento del timone quando modificate la tensione della scotta: questo è una guida molto importante e imparerete presto quale può essere la regolazione corretta per ogni condizione di vento e onda. Base della randa

Di norma, la mura dovrebbe essere posizionata a circa 1-1,5 cm dall’albero e la vela, di bolina, cazzata fino al segno in modo da farle fare una grossa piega sopra al boma, salvo che si voglia maggiore potenza, per cui può essere lascata 1 o 2 cm. Di lasco e poppa la base può essere lascata fino a che la piega non scompaia del tutto. NAVIGAZIONE NELLA ANDATURE PORTANTI

Ricordatevi sempre di regolare il vang in funzione del vento, in modo che la stecca alta sia parallela al boma o, in poppa, anche un po’ sottovento. Lasco senza tangone

Uno dei più grandi vantaggi della centratura con sartie tese è nei laschi senza tangone.

Grazie alla tensione delle sartie l’inferitura del fiocco rimane ferma e risulta più facile regolarlo, specialmente con vento forte, mentre la curvatura dell’albero può essere controllata con la leva, in modo che rimanga nella stessa posizione della bolina.

Con molto vento, ricordatevi di lascare il vang appena virata la boa per evitare danni all’attrezzatura.

E’ importante notare che di lasco senza tangone risulta sempre conveniente utilizzare un barber hauler per spostare il punto di scotta del fiocco più avanti e più fuori in modo da aumentare l’efficienza. Lasco con tangone

Quando il vento apparente è a 75-80 gradi dalla prua conviene utilizzare il tangone.

Per essere efficiente con qualsiasi vento, il tangone deve avere la larghezza massima prevista dal regolamento (2,64 m) e, se non è utilizzato il sistema automatico, anche una cima che permetta di variarne la lunghezza in funzione dell’angolo e dell’intensità del vento.

Con vento forte e al lasco stretto è conveniente avere il tangone il più lungo possibile perché lavori correttamente. Si deve lascare la ghinda di 6-8 cm in modo che l’ingresso del fiocco (in questo caso la balumina) sia più efficiente. Può essere anche utile avere un gancio in coperta a pruavia delle sartie in modo da poter abbassare la scotta del fiocco ed evitare così che il tangone si alzi.

Con vento forte è opportuno tenere l’albero leggermente spinto verso prua (all’incirca nella posizione di bolina o un po’ meno) in modo da evitare che si inverta, a causa della spinta verso poppa del tangone.

Più il vento gira verso poppa e più cala, più si dovrà accorciare il tangone e lascare, contemporaneamente la drizza del fiocco.

E’ quindi importante avere la possibilità di lascare la ghinda di almeno 25 cm. Poppa

La ghinda deve essere lascata completamente e il tangone accorciato fino a 15-20 cm in modo da far lavorare il fiocco correttamente e senza appiattirlo. In più, tirando l’albero verso poppa con la leva, il boma potrà aprirsi di più e mettersi più perpendicolare al vento.

Per evitare che con vento forte l’albero possa invertirsi e opportuno bloccare le crocette in modo che non possano ruotare oltre la perpendicolare all’albero e causarne la rottura.

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